L’economia circolare è una buona idea, ma è un’idea complessa, che richiede una strategia socio-politico-economica di lungo periodo e che certo non può essere pensata come intervento di emergenza o soluzione a breve termine.
Questo concetto è emerso di recente in riferimento alla questione rifiuti in Italia. M5S e Lega sono in disaccordo sulla loro gestione. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il vicepremier Luigi Di Maio hanno proposto, come possibile strada per risolvere il problema, appunto l’economia circolare.
Ma cos’è l’economia circolare?
Con economia circolare o circular economy si intende genericamente un’economia pensata per potersi rigenerare da sola. In pratica punta ad essere un’economia a rifiuti zero, dove qualsiasi prodotto viene consumato e smaltito senza lasciar traccia. Sarebbe tuttavia troppo sbrigativo ridurre il concetto di circular economy al solo riciclo di rifiuti e risorse perché la vera circular economy è un nuovo modello economico che si contrappone a quello tradizionale. Ovviamente nell’economia circolare hanno molta importanza le energie rinnovabili e la modularità e la versatilità degli oggetti, che possono e devono essere utilizzati in vari contesti per poter durare il più a lungo possibile. È quindi evidente che l’economia circolare presuppone un modo di pensare sistemico, che non si esaurisce nella progettazione di prodotti destinati a un unico scopo. È un’economia che non solo protegge l’ambiente e permette di risparmiare sui costi di produzione e di gestione, ma produce anche degli utili. In Europa è un mercato che vale circa 2.2 trilioni di euro per 19 milioni di posti di lavoro.
L’istituzione leader nel mondo per la promozione e lo sviluppo dell’economia circolare è la Ellen MacArthur Foundation, che prende il nome dalla sua fondatrice e presidente. Ellen MacArthur, velista britannica, dopo avere battuto nel 2005 il record mondiale della circumnavigazione del globo, nel 2009 ha interrotto a soli 33 anni la carriera di velista per dedicarsi a tempo pieno alla sua battaglia in favore dell’ambiente.
Insomma, l’economia circolare non può essere ignorata da chi ha a cuore il destino del pianeta. Ma non è un tool, un’app e neppure un progetto: è un vero e proprio cambio di mentalità. Che un Paese deve attrezzarsi a fare con coscienza, competenza, impegno e visione di lungo periodo.